Il tonno in scatola fa male? Ecco la marca che fa male al cuore, alla memoria e al colesterolo

Il tonno in scatola è realizzato con il tonno “a pinna gialla”, un pesce presente nei mari caldi. Alternativa molto apprezzata al tonno fresco, per via della sua comodità e del prezzo contenuto, il tonno in scatola apporta gli stessi benefici o ha delle controindicazioni? Non sono poche le persone che lo guardano con sospetto, perché lo considerano un alimento contaminato dalla presenza di mercurio.

Il tonno in scatola può essere consumato tranquillamente o va mangiato con moderazione? In questo articolo proveremo a rispondere questa domanda, partendo dalle note dolenti per poi considerare i benefici e i valori nutrizionali di questo alimento. Cercheremo, quindi, di individuare la marca che può avere un impatto negativo nella salute delle persone.

Tutto il tonno in scatola fa male?

Che il tonno in scatola contenga una percentuale di metalli pesanti, fra cui il mercurio, non è un segreto. Per questa ragione è importante non eccedere nel consumo di questo alimento, se non si vuole correre dei rischi inutili per la salute. In particolare modo, il mercurio, se presente in dosi massicce nel sangue, può causare delle conseguenze negative al sistema nervoso.

Come se non bastasse, alcune marche di tonno in scatola contengono un quantitativo di sale non indifferente tanto da diventare un pericolo per il benessere del cuore e delle arterie. Se dovessimo rispondere alla domanda: “il tonno in scatola fa male a cuore, memoria e colesterolo?” la risposta più corretta è: le marche che contengono un’alta quantità di sale, sostanze additive e conservanti a lungo andare potrebbe avere ripercussioni nella salute. Ecco, perché consigliamo di leggere con attenzione le etichette riportate sulle confezioni.

Tonno in scatola: benefici e valori nutrizionali

Non tutto il tonno in scatola va demonizzato. Per fortuna, esistono prodotti di qualità che offrono valori nutrizionali degni di nota. Non dimentichiamoci che questo pesce è una buona fonte di acidi grassi essenziali, come gli omega 3, particolarmente importanti per prevenire le malattie cardiovascolari. Conosciamo i valori nutrizionali di 100 grammi di tonno in scatola sott’olio:

  • acqua: 62,3 g
  • proteine: 25,2 g
  • grassi: 8,1 g
  • colesterolo: 65 mg
  • vitamine del gruppo B: 10,55 mg
  • vitamina A: 14 µg
  • sodio: 316 mg
  • potassio: 301 mg
  • ferro: 1,7 mg

Come tutti gli alimenti industriali, anche il tonno in scatola va mangiato con le dovute cautele, senza eccedere, se si punta a trarne i maggiori vantaggi. Il consiglio è quello di consumarne non più di una scatoletta alla settimana. A volte si crede erroneamente che sia da prediligere il tonno al naturale rispetto a quello sott’olio.

È vero che l’olio del tonno in scatola non è quasi mai extra vergine d’oliva; ciò non toglie che sia una fonte interessante di vitamina D e acidi grassi, gli omega 3 su tutti. Nonostante apporti una quantità di calorie maggiore rispetto al tonno in scatola al naturale, se non si soffre di patologie particolari può diventare una scelta migliore, anche dal punt di vista del sapore.

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