I biscotti industriali fanno male? Ecco la marca che fa male alla glicemia, alla digestione e alla pressione

Elementi oramai irrinunciabili nella prima colazione ma anche come spuntino i biscotti, soprattutto quelli a carattere industriale sono sempre meno “favoriti” in una dieta sana ed equilibrata, anche se l’attenzione verso contesti ed ingredienti meno dannosi per il nostro organismo ha portato anche a prodotti sensibilmente meno insalubri per il nostro corpo.

E’ quindi evidente che non tutti i biscotti industriali fanno male, o almeno non fanno male allo stesso modo in quanto il loro contenuto è spesso diverso a seconda del contesto, come appare molto evidente anche dalle varie liste di ingredienti, spesso prese in considerazione da medici, aziende produttrici e nutrizionisti di tutto il mondo. Quali fanno più male?

Biscotto industriale, si o no?

Il biscotto industriale identifica oltre l’80 % della produzione di questi elementi di origine dolciaria che possiamo trovare con grande facilità in tantissime forme, ciò che rende spesso questi elementi poco consigliabili sono alcuni ingredienti applicati, prevalentemente zuccheri di spiccato carattere raffinato che sono il problema principale da attenzionare per la salute.

Ma anche l’utilizzo di oli poco salubri come quelli di cocco oppure di palma, che sono estremamente ricchi di elementi estremamente dannosi come i tanto temuti grassi saturi. Questi sono quelli più difficili da gestire per l’organismo soprattutto in grandi quantità perchè sostanzialmente il corpo non come gestire elementi che non solo utili.

Quali fanno male?

Quali bisogna evitare quindi? Generalmente tutte le varietà che hanno un contenuto di ingredienti troppo lungo, spesso sono consigliabili i biscotti secchi, ancora meglio quelli con un apporto di fibre sostenibile (ricordiamo che le fibre aiutano a migliorare la digestione ed a rendere il singolo prodotto più saziante) ed a meno ingredienti “strani” in lista.

  • Vanno evitati o limitati quelli con zuccheri in quantitativi molto elevati ma anche con oli poco salubri come accennato poc’anzi
  • I biscotti “finti” integrali, ossia quelli che hanno meno zuccheri ma sono comunque carenti di fibre e vanno ad impattare negativamente sull’organismo a causa del contenuto di carboidrati complessi

Le farine integrali devono essere la maggior parta o la totalità assoluta tra gli ingredienti, ricordando che la quantità consigliata giornaliera massima di biscotti non supera i 30 grammi. Da verificare anche i frollini e biscotti simili che hanno un potere saziante essendo costituiti spesso da uova, che può offrire uno spettro di ingredienti più gestibile.

Il problema è come detto legato agli zuccheri ed edulcoranti applicati ma anche alla quantità e qualità di farine ed oli utilizzati. Banalmente, più la lista degli ingredienti dei biscotti industriali è lunga, meno risulta essere salubre per la nostra salute. Se abbiamo già problemi di pressione alta e di peso dovremo evitare di consumare biscotti giornalmente.

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