E’ possibile cucinare il riso in modo particolare e specifico così da abbassare l’indice glicemico, risultando così compatibile per il consumo anche da parte di chi è affetto da iperglicemia o diabete? La risposta è senza dubbio si, ricordando che il riso ha un indice glicemico variabile anche tra le varie versioni, che vanno quindi preparate secondo dettami precisi.
Sicuramente il riso risulta essere il cereale di maggior diffusione e diversificazione al mondo ed anche per questo non va identificato sistematicamente come “buono” o “cattivo” per la glicemia alta, in quanto la sua composizione cambia molto dal metodo di cottura ma anche di preparazione che anticipa la cottura stessa.
Il riso fa aumentare la glicemia?
Qualsiasi cibo adatto o meno per i diabetici o per chi ha problemi con i livelli di glicemia deve essere rapportato in merito all’indice glicemico, che definisce la velocità con il quale, attraverso il consumo, un prodotto alimentare può far aumentare i livelli di glucosio nel sistema sanguigno a causa della presenza di amido che è naturalmente presente nei chicchi.
L’amido può essere eliminato o ridotto con alcune preparazioni, ma anche nelle tipologie , ad esempio il riso vialone o quello per sushi hanno di base più amido di quello integrale o il basmati, perchè sono concepiti per preparazioni e cotture diverse. Generalmente più è prolungata la cottura in acqua, più l’amido viene ridotto e quindi con questo si abbassa anche l’Indice Glicemico.
Come renderlo a basso impatto glicemico
Se tostato o sottoposto a cottura a vapore il processo di cottura diventa ancora più efficace per ridurre gli amidi presenti rispetto alla bollitura, ed è ancora più efficace se si sottopone il riso appena preparato ad almeno un’ora di raffreddamento e se si decide di consumarlo freddo. Poi esistono delle abitudini che sono previste anche da diverse ricette.
- Ossia quello di eliminare l’amido attraverso l’ammollo in acqua del riso, sistemandolo in una ciotola o pentola di acqua fredda per alcuni minuti
- L’acqua andrà eliminata una volta che avrà trattenuto abbastanza amido
L’operazione potrà essere ripetuta tanto più spesso finchè vogliamo oppure finchè l’acqua non sarà sufficientemente limpida. L’amido ha una grande utilità per l’organismo ma eliminarne una parte può essere una buona idea anche per garantire una maggior digeribilità di questo importante cereale, così diffuso anche in ricette non italiane ma asiatiche.
A seconda della tipologia e dalla cottura, il riso può avere un indice glicemico molto alto o molto basso, ma anche se decidiamo di consumarne varietà dall’IG ridotto, non dobbiamo esagerare con la quantità, perchè resta un elemento nutrizionale estremamente ricco che anche se poco raffinato può far aumentare i livelli glicemici se non facciamo attenzione.