La salvia è una delle piante aromatiche più note, apprezzate e coltivate. Si tratta, infatti, di un sempreverde che si presta bene anche alle cure di chi non ha propriamente il pollice verde. Adatta sia agli ambienti indoor, sia a quelli outdoor, è alleata preziosa in cucina. Sei stai leggendo queste righe, molto probabilmente ti chiedi come gestirla e, in particolare, come piantarla.
Nelle prossime righe, potrai scoprire diversi trucchi da professionisti ma, non per questo, non accessibili anche a chi, come te, ha semplicemente la passione per il giardinaggio e la voglia di dedicarsi, seppur in misura minima, all’autoproduzione, oggi vantaggiosa sia per questioni economiche, sia per motivi di salubrità. Cosa aspetti a continuare a leggere la nostra piccola guida?
La collocazione e il terreno giusti
Prima di parlare di come piantare la salvia, è necessario ragionare nell’ottica del dove. Parliamo di una pianta che ama molto le posizioni in pieno sole e i luoghi caldi. Alla luce di ciò, se si decide di coltivarla sul balcone, è bene mettere al bando gli spazi che si trovano in corrispondenza della zona nord della casa. Se, invece, si opta per l’orto, è cruciale non scegliere posizioni dove sono presenti aree ombreggiate. Questa regola in outdoor è ancora più importante. Parliamo, infatti, di una pianta perenne, destinata quindi, se piantata in terra, a rimanere lì per lunghissimo tempo.
Per quanto riguarda, invece, la scelta del terriccio, ricorda che si tratta di una pianta capace di adattarsi a diverse condizioni. Se proprio si devono trovare delle eccezioni che tollera difficilmente, queste riguardano i terreni caratterizzati dalla presenza di ristagni idrici, troppo compatti o contraddistinti da un’alta quantità di argilla. Particolarmente congeniale è la presenza di substrati calcarei.
Come seminare la salvia e come gestire la talea
A questo punto, possiamo entrare nel vivo dei consigli concreti su come seminare questa straordinaria pianta aromatica. Se sei alle prime armi con la coltivazione della salvia, devi sapere che i suoi semi sono molto piccoli. Un’altra peculiarità che li riguarda è il livello ridotto di germinabilità. Il risultato fisiologico di tutto ciò è che, nel momento in cui si parte concretamente con la semina, è bene non lesinare a livello di quantità. Ecco cosa altro sapere:
- Il periodo ideale per procedere con la semina della salvia è l’inizio della primavera
- Se possibile, è il caso di procedere nel lasso di tempo compreso tra marzo e aprile
- Così facendo, già a maggio sarà possibile avere a che fare con una piantina da trasferire
Vediamo ora come gestire la talea, iniziando a dire che si tratta di un’operazione adatta anche a chi è alle primissime armi con la coltivazione della salvia. Essenziale, ovviamente, è avere una pianta madre a disposizione. Ricorda che la salvia è una pianta asessuata, motivo per cui, quando si propaga la talea, si ha già la certezza di avere a che fare con la medesima varietà della pianta madre.
A primavera, scegli una talea di almeno 10 cm, prelevandola dalla pianta madre. Elimina le foglie dalla parte bassa della talea, cercando di lasciare le 4 più in alto. Pianta la talea in un vaso riempito con terriccio mixato con sabbia e, soprattutto nelle prime fasi di assestamento, abbi cura di annaffiare costantemente la tua piantina.