La storia del francobollo è antica, ma non eccessivamente, ma resta assaolutamente legata a tanti altri elementi della storia umana, in particolare in situazioni di nazioni che spesso sono parte di momenti storici, anche non così passati ma magari in grado di scatenare ricordi veri e propri nella nostra memoria, in modo particolare basta ritornare agli anni 80 oppure ad anni specifici per trovare pezzi interessanti.
“Interessante” però non implica un valore effettivo e distinto, in quanto il francobollo pur rappresentando un contesto definito, quindi “a sè”, segue delle regole, e non necessariamente un pezzo che può apparire particolare poi porta un grande valore. Esistono naturalmente delle eccezioni particolari, che seguono esattamente il contesto collezionistico filatelico.
Pezzo d’epoca
Il 1987 infatti costituisce un anno che in molti è ancora piuttosto vivo e viene associato a vari elementi di carattere politico, ma anche di tipo sociale e magari legato ad eventi del momento: si tratta di un contesto dove ad esempio la telefonia mobile ha iniziato a diffondersi ed anche il metodo di interfacciarsi con le comunicazioni a lunga distanza è cambiato.
Particolari anche alcune emissioni che sono poi divenute molto ricercate dai collezionisti, nel 1987 in particolare è stata emessa una tipologia di francobollo molto particolare, parte di una serie conosciuta come Alti Valori ordinari, ossia pezzi sviluppati in quantitativi minori ma dal valore singolo e facciale molto elevato per il tempo, come evidenziato dal pezzo in questione da ben 20 mila lire.
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20 mila lire nell seconda metà degli anni 80 avevano un valore paragonabili a quelli che oggi possono avere circa 23 euro, quindi parecchio per un francobollo, questa serie è riconoscibile dalle grandi dimensioni del pezzo e dalla presenza dell’Italia turrita, una forma femminile presente nel volto di una donna di profilo che è spesso ricorrente in edizioni simili.
- Quello da 20 mila lire ha costituito il pezzo filatelico dal valore iniziale più alto della storia italiana
- Nel 1987 sono stati emessi a partire da gennaio questi esemplari ed oggi sono discretamente ricercati
Questo perchè, dato il valore, il loro tipo di funzione è stato quello di offrire un’affrancatura dall’elevato valore, ad esempio per i pacchi o in generale per la corrispondenza molto voluminosa, ma sono finiti abbastanza rapidamente nel mirino dei collezionisti di tutta Italia proprio per la capacità di essere molto particolari, ed oggi il valore è abbastanza alto.
Dipende dalle condizioni di conservazione, un esemplare usato ma ancora in ottimo stato può valere tra i 30 ed i 50 euro, uno nuovo può essere venduto per oltre 80 euro, condizione che è peraltro difficile da verificare. Se abbiamo un francobollo di questi conviene conservarlo, in quanto il valore dei pezzi di questo periodo sta rapidamente aumentando.