Le vecchie lire sono ormai state dismesse da più di 20 anni, soppiantate dall’euro e non sono pochi i nostalgici che oggi le compiangono. Molti hanno deciso, nel momento decisivo del passaggio da lira ad euro, di tenere una piccola quantità di monete o banconote da parte, in modo da avere qualcosa che possa ricordare un epoca ormai passata.
Quelle monete e banconote, però, potrebbero valere molto oggi e le vecchie lire lasciate abbandonate in cantina o in soffitta potrebbero dunque rivedere la luce in vista del valore che potrebbero avere. Ma in che modo sapere se queste vecchie lire hanno effettivamente un grande valore oppure no? In questo articolo andremo a vedere tutto quello che bisogna conoscere in merito.
Il “vecchio conio”
Ogni moneta ha sicuramente una storia da raccontanre e al momento della valutazione potrebbe andare ad incidere anche questo aspetto. In ogni caso, il valore è spesso oggetto di trend, ossia una ricerca e una passione esagerata per un taglio o un esemplare particolare rispetto al resto. Possono essere monete da 1 o 2 lire, da 100 o da 50; un fattore da non dimenticare, comunque, è lo stato di conservazione.
Il loro valore viene innanzitutto determinato anche dal loro stato attuale; monete fior di conio sono molto più appetibili e ricercate di monete in pessime condizioni, con graffi e ammaccature, nonchè segni di ossidazione. Stesso discorso, ovviamente, vale per le banconote che, al contrario delle monete in metallo, sono persino più soggette allo scorrete del tempo.
Quanto valgono oggi le vecchie lire
Come abbiamo appena finito di dire, un primo fattore di valutazione consiste nello stato, in cui migliori condizioni indicano un prezzo di vendita maggiore. Altro fattore imprescindibile è il valore storico delle banconote o monete; alcune, ad esempio, possono avere una particolare importanza o ricercatezza tale da far impennare il prezzo. Ad esempio, le lire coniate ed emesse dopo il 1947 sono particolarmente ricercate:
- monete da 2 lire, con la spiga, coniate nel 47 in tiratura da 12.000 esemplari
- 10 lire, con ramo d’ulivo e pegaso, del 47
Si tratta di monete la cui tiratura limitata ha permesso di farle diventare rare e preziose, nonostante fossero prodotte in lega di alluminio. Il motivo della tiratura così limitata è probabilmente riscontrabile nel periodo, successivo all’uscita dalla grande guerra. Dato l’ambito estremamente povero e ancora in via di ripresa, la coniazione fu molto limitata.
Questi pezzi possono aggirarsi tra i 1.000 e i 4.000 euro a seconda di quale sia il loro effettivo stato di conservazione. Qualora doveste mai trovare qualche vecchia moneta o banconota in lire la cosa migliore che potete fare, in questi casi, è una breve ricerca e confronto online, in modo da poter ottenere una valutazione sommaria e, nel caso, provare a venderla in una delle tante piattaforme online oggi disponibili.